lunedì 28 marzo 2011
L'influenza del brand sul comportamento: traguardo commerciale o problematica sociale?
venerdì 11 marzo 2011
Julian Assange e il caso Wikileks
L'uomo oggi è inserito in quello che si può definire la società dell'informazione.
Non c'è rete televisiva ormai che non possieda un proprio spazio informativo, ma internet ha abbattuto le frontiere, permettendo la comunicazione in tempo reale e i giornali onl
ine ne sono un esempio. La caratteristica del giornale digitale sta prop
rio nella rapidità di raccolta e diffusione delle notizie: la rete non dorme mai.
-Julian Assange e il caso Wikileaks-
Pochi
mesi fa l’attenzione dei media si è concentrata sull’enigmatico 39enne australiano Julian Assange, laureato in fisica
all’Università di Melbourne e fondatore di Wikileaks, il sito specializzato in Intelligence che ha consegnato a tre quotidiani 92mila documenti riservati sulle operazione militari statunitensi in Afghanistan. Documenti che hanno infiammato il dibattito su scopo e direzione della guerra americana in Medio Oriente.
Julian Assange ha un passato da hacker: alla fine degli anni ’80, con il nome in codice "Mendax", ha fondato un’organ
izzazione chiamata "International Subversive". La polizia si è accorta presto d
i lui, e nei primi anni ’90 Assange è finito in manette con l’accusa di essersi infiltrato nella rete di computer di una grossa società di telecomunicazioni canadese. Assange, tutt
avia, è riuscito ad evitare la galera grazie a una sentenza favorevole (rischiava 10 anni).
Wikileaks nasce nel 2006 con queste dichiarazioni di Assange: «I nostri bersagli principali sono i regimi oppressivi come
orali dei governi e delle grandi società».
Nel 2008, arriva il riconoscimento da parte di Amnesty International, per le rivelazioni sulle esecuzioni sommarie della polizia in Kenya.
The Economist assegna al sito il premio New Media Award.
http://www.youtube.com/watch?v=7YtM31FvcKk
Tutto cambia quando ad aprile 2010, appare su Wikileaks il video della strage di
civili iracheni da parte di soldati americani. Successivamente, a luglio, escono alcuni documenti segreti sulla guerra in Afghanistan, seguita d
a 400.000 comunicazioni confidenziali sul conflitto in Iraq e tante altre rivelazioni che aumentano a dismisura la visibilità del sito e fomentando critiche. Se da una parte alcuni “vecchi sostenitori” fanno dietro-front, dall'altra Wikileaks acquista una miriade di simpatizzanti che contribuiscono a sovvenzionarlo da tutto il mondo con micro-pagamenti Paypal.
É interessante come un'organizzazione senza sede fisica, né fissa, che si sposta virtualmente dove le leggi sulla libertà d'espressione sono più tolleranti, riesca a sopravvivere con un budget di 200.000 euro l'anno. Molti documenti sono già stati scaricati via Twitter in forma criptata sui computer di decine di followers (per usare un termine “twitteriano”) in modo tale, dice Assange, se dovesse succedere qualcosa a lui o al sito principale, scatta automaticamente la rivelazione della password che consentirà comunque la divulgazione del materiale recuperato. Che sia vero? Di sicuro vera è la frase di Assange: “il coraggio è contagioso, più dimostriamo che la verità è vincente, più avremo nuove rivelazioni”.
Nel dicembre 2010 si diffonde la notizia del mandato di arresto della procura di Stoc
colma per stupro e aggressione contro due donne, per fatti avvenuti nel mese di agosto 2010 con maggiorenni consenzienti (pare che lo stupro nasca dal fatto che il profilattico si sia rotto incidentalmente) e Julian Assange dichiara: "Eravamo stati avvertiti del fatto che avremmo dovuto aspettarci degli sporchi trucchi e ora abbiamo il primo".
L'Espressen, il quotidiano che ha comunicato la notizia, "é solo un tabloid: nessuno è stato contattato dalla polizia svedese". "Sono accuse senza fondamento - conclude - e la vicenda è profondamente inquietante".
Assange decide di costituirsi a Londra il 7 dicembre 2010, mentre lo stato svedese sembra intenzionato a chiedere l’estradizione.
Davanti al Tribunale inglese si sono mobilitate centinaia di persone, tra cui il famoso regista Ken Loach, l'attivista per i diritti umani Jemima Kahn e il giornalista australiano John Pilger, ma non solo, attestazioni di stima giungono da Noam Chomsky, che assieme a diversi intellettuali ha firmato una lettera aperta inviata al premier Julia Gillard, affinchè garantisca un sostegno fattivo ad Assange.
Il 16 dicembre 2010, Assange viene rilasciato su cauzione.
Nel mese di febbraio 2011, Il tribunale deve ancora valutare la richiesta di estradizione da parte della Svezia.
Per terminare...
Nonostante sia contenta che qualcuno abbia finalmente avuto il coraggio di diffondere notizie tenute segrete e si opponga alla manipolazione dell’opinione pubblica cercando di dare voce agli oppressi, sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere i governi al cambiamento, c'è da domandarsi fino a che punto le informazioni devono essere divulgate. La riservatezza, in alcuni casi è necessaria.
Credo che la verità sia il punto di partenza per un possibile cambiamento e valga la pena utilizzare le nostre energie per sostenerla, rimanendo nel rispetto e nell'utilizzo di quest'ultima per il bene comune. Credo inoltre che il senso di responsabilità, di ognuno di noi, possa migliorare notevolmente la nostra società orientandoci ad attuare scelte consapevoli e rispettose.
E voi cosa ne pensate?
giovedì 3 marzo 2011
Comunicazione Positiva o Negativa?
a mio avviso non è possibile esprimere un parere unanime su una o l'altra qualità, poiché dipende da quale messaggio si sta considerando; molto più interessante credo sia la seconda parte della domanda, ovvero "quando la comunicazione tende a diventare positiva e quando negativa?", e su quale base viene espresso tale parere?.
Mi sono chiesta come mai ce ne siano cosi tanti e, come mai quasi tutte le reti ne propongano una verione.. mi sono risposta che evidentemente alle persone piacciono.
L'immedesimazione crea appartenenza, ma in casi come questo si tratta di un'apparteneza fittizzia, non condivisibile concretamente, infatti, la realtà quotidiana della gente è molto più complessa di come può apparire in un reality.
Sebbene si sappia che i partecipanti ed il pubblico siano fondamentealmente degli "attori" questi sceneggiati riescono a far leva su quella parte di popolazione facilmente influenzabile, che non riesce a fare una distinzione tra la realtà e la finzione.
In programmi di questo tipo vine strumentalizzata l'ignoranza. Questo non lo reputo né corretto né dignitoso e tantomeno utile, dato che l'ignoranza limita l'Uomo.
E l'etica? il rispetto per sé stessi e per gli Altri? la voglia di costruire rapporti basati sulla fidicia, sulla sincerità, sul rispetto reciproco, sulla crescita che si fonda sul confronto?... dove sono? e il Cuore, dov'è?
Credo che esperienze di questo tipo siano davvero importanti, soprattutto per i giovani che stanno iniziando a prendere coscienza di chi sono; poter affrontare uno scambio profondo con altri ragazzi è un buon punto di partenza per costruire la propria vita su valori forti e necessari come il rispetto, la tolleranza, la condivisione, l'assenza di giudizio, incontrare e percepire l'altro senza paura ma con Amore.
Questo ragazzo di origine australiano, nacque senza braccia e senza gambe; inutile dire che la sua vita sia stata alquanto complessa e che sia stata dura per lui accettare la sua situazione.
Secondo me la TV oggi raramente ci permette di capire e raramente ci da i mezzi per poter anche solo iniziare un processo di questo tipo. Un processo di ricerca interiore che ci permetta di trovare, di comprendere quali sono i valori necessari per attribuire alla nostra esistenza l'importanza che merita. Ci mostra troppo spesso un mondo che deve solo essere giudicato e non compreso, ma giudicando alimentiamo un meccanismo contorto che porta sempre più ad una divisione delle genti e ad una limitazione delle coscienze.
Adesso.. devi solo Decidere!!